Vetrinetta di antiche novelle

 

 

capo quinto

 

Dell� Anonimo Fiorentino (XIV sec.). Il personaggio di cui si parla � reale e fu posto da Dante tra i falsari, nella decima delle Malebolge (v. Inferno XXX 42-45). Giacomo Puccini ne music� la ben nota opera omonima.

 

 

 

 

GIANNI  SCHICCHI

 

Essendo messer Buoso Donati aggravato d�una infermit� mortale, volea fare testamento, per� ch�egli parea avere a rendere assai dell�altrui (pagar debiti); Simone, suo figliolo il tenea a parole, per ch�egli no� l facesse; e tanto il tenne a parole ch�elli mor�.

Morto che fu, Simone il tenea celato et avea paura ch�elli non avesse fatto testamento, mentre ch�egli era sano; et ogni vicino dicea ch�egli l�aveva fatto: Simone non sappiendo pigliare consiglio, si dolse con Gianni Schicchi et chiesegli consiglio. Sapea Gianni contrafare ogni uomo et colla voce et cogli atti, et massimamente  Messer Buoso ch�era uso con lui.

Disse a Simone: - Fa venire uno notaio et d� che messer Buoso voglia fare testamento: io enterr� nel letto suo, et cacceremo lui dirietro, et io mi fascer� bene et metterommi la cappellina sua in capo, et far� il testamento come tu vorrai; � vero che io ne voglio guadagnare. �

Gianni entra nel letto e mostrasi appenato (dolorante), et contraf� la voce di messer Buoso che parea tutto lui, et comincia a testare e dire: - Io lascio soldi venti all�opera di Santa Reparata, et lire cinque a� frati minori et cinque a� Predicatori. � et cos� viene distribuendo per Dio, ma pochissimi danari: a Simone giovava del fatto.

- Et lascio � soggiunse � cinquecento fiorini a Gianni Schicchi.

Dice Simone a messer Buoso: - Questo non bisogna mettere in testamento; io gliel dar� come voi lascerete. 

-   Simone, lascerai del mio fare a mio senno; io ti lascio s� bene, che tu d�i essere contento.

Simone per paura si stava cheto.

Questi segue: - Et lascio a Gianni Schicchi la mula mia- che aveva messer Buoso la migliore mula di Toscana.

-   Oh messer Buoso, dicea Simone, di cotesta mula si cura egli poco et poco l�avea cara.

-    Io so ci� che Gianni Schicchi vuole, meglio di te.

Simone si comincia adirare et a consumarsi; ma per paura si stava. Gianni Schicchi segue: - Et lascio a Gianni Schicchi fiorini cento, che io debbo avere da tale mio vicino: et nel rimanente lascio Simone mio reda universale, -  con questa clausola ch�egli dovesse mettere in esecuzione ogni lascio fra quindici d�, se non, che tutto il reditaggio venisse a� frati minori del convento di Santa Croce; et fatto il testamento ogni uomo si part�: Gianni esce dal letto et rimettonsi messer Buoso, et lievano il pianto et dicono ch�egli � morto.

 

 

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DAL �NOVELLINO�  1.

DAL �NOVELLINO�  2.

DA �FIORE DI VIRTU��

DA �I CONTI DI ANTICHI CAVALIERI�

DA ANONIMO FIORENTINO

DA FRANCESCO DA BARBERINO.

DA FRANCO SACCHETTI 1.

DA FRANCO SACCHETTI 2.

DA GIOVANNI BOCCACCIO 1.

DA GIOVANNI BOCCACCIO 2.

DA GIOVANNI BOCCACCIO 3.

DA GIOVANNI BOCCACCIO 4.

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