COMPRENSIONE PITAGORICA

del Vangelo secondo Marco

P R O L O G O

Abbiamo copiato, dal testo "La Bibbia - volume IV - Nuovo Testamento - Mondadori 1986 - Versione Ufficiale a cura della Conferenza Episcopale Italiana (Imprimatur), la parte riservata al Vangelo di Marco, curando di leggerla e interpretarla esclusivamente dal punto di vista della morale pitagorica, escludendo dalla scrittura soltanto la parte riguardante i miracoli - che dai pitagorici non sono considerati "morali" non per sè stessi (in quanto il pitagorismo non indaga sulla verità delle religioni) bensì per il carisma di "certezza" che ad essi si è data e che il pitagorismo non riconosce. Alla fine faremo seguire un epilogo di commento ai risultati ottenuti.

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INIZIO DELLA MISSIONE DI GESU'

 

1. Inizio del vangelo di Gesù Cristo.

Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te. Egli ti preparerà la strada.

Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri,

si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme.

E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di ,locuste e miele selvatico e predicava: - "Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.

Io vi ho battezzati con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo. In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.

 

IL "MANIFESTO" DI GESU'

 

Dopo che Giovanni fu arrestato Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo.

 

I PRIMI DISCEPOLI

 

Passando,lungo il mare della Galilea, vide Simone, e Andrea fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare, erano infatti pescatori. Gesù disse loro: - Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini. E subito, lasciate le reti, lo seguirono.

Andando non poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo e Zebedeo e Giovanni suo fratello, mentre riassettavano le reti. E chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni e lo seguirono.

 

UNA GIORNATA TIPO

 

Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella Sinagoga, Gesù si mise a insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento perchè insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.

E usciti dalla Sinagoga, si recarono subito nella casa di Simone e di Andrea in compagnia di Giacomo e di Giovanni.

Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce, e trovatolo gli dissero: - "Tutti ti cercano!"

Ed Egli disse loro: - "Andiamocene altrove, per i villaggi vicini, perchè io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!" - E andò per tutta la Galilea predicando nelle loro sinagoghe.

 

A CAFARNAO

 

Uscì di nuovo lungo il mare, tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare vide Levi, figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte e gli disse: "Seguimi!" Egli, alzatosi, lo seguì.

Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e pescatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli. Erano molti, infatti, quelli che lo seguivano.

Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: -"Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?"-

Avendo udito questo Gesù disse loro: - "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori!"-

Ora, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: - "Perchè i discepoli di Giovanni ed i farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?" - Gesù disse loro: -"Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finchè hanno lo sposo con loro non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sarà tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno vecchio su un vestito grezzo: altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri; ma vino nuovo in otri nuovi."-

Il giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: -"Vedi, perchè essi fanno di sabato ciò che non è permesso?" - Ma Egli rispose loro: -"Non avete mai letto cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani dell' offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?" -

E diceva loro: -"Il sabato è stato fatto per l' uomo e non l' uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell' uomo è signore anche del sabato." -

 

CHI SONO I SUOI

 

Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli, e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dalla Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora Egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perchè non lo schiacciassero.

Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: -"Tu sei il figlio di Dio". Ma Egli li sgridava severamente perchè non lo manifestassero.

Salì poi sul monte, chiamò a sè quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare, e anche perchè avessero il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i Dodici: Simone al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede nome di Boanerghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

Entrò in una casa e si radunò di nuovo intorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.

Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poichè dicevano: -"E' fuori di sè".

Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: - "Costui è posseduto da Belzeebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni.

Ma Egli, chiamateli, diceva loro in parabole: - Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in sè stesso, quel regno non può reggersi, se una casa è divisa in sè stessa , quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro sè stesso ed è diviso, non può resistere e sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato quell' uomo forte, allora ne saccheggerà la casa. In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno, ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna.

Poichè dicevano: -"E' posseduto da uno spirito immondo".

Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla, e gli dissero: -"Ecco tua madre e i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano".

Ma Egli rispose loro: -" Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: -"Ecco mia madre e i miei fratelli. Chi compie la volontà di Dio costui è mio fratello, sorella e madre."

 

LA GIORNATA DELLE PARABOLE

 

4. Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva.

Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: -"Ascoltate: Ecco: uscì il seminatore a seminare. Mentre seminava una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un' altra cadde fra i sassi, dove non c' era molta terra, e subito spuntò perchè non c' era un terreno profondo; ma quando si levò il sole restò bruciata, e non avendo radici, si seccò. Un' altra cadde tra le spine, le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Un' altra cadde sulla terra buona, diede frutto che spuntò e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta, ora il cento per uno"

E diceva: -"Chi ha orecchi per intendere intenda!"

Quando poi fu solo, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.

Ed Egli disse loro: -"A voi è stato affidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori, invece, tutto viene esposto in parabola, perchè:

guardino, ma non vedano

ascoltino, ma non intendano

perchè non si convertano: -"

e tutto venga loro perdonato"

[Causa la difficoltà di comprensione di questi versi, riportiamo la nota in calce contenuta nel libro citato, a pag. 73. -"4. 1-20: la parabola del seminatore induce due elementi: la presenza del Regno e la sorte della Parola .E' una vera e propria "teologia dell' Annuncio".].

Quelli poi che ricevono il seme sul terreno buono. Continuò dicendo loro: -"Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola, ma quando l' ascoltano subito viene satana, e porta via la parola seminata da loro. Similmente a quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l' accolgono con gioia, ma non hanno radice in sè stessi, sono incostanti, e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Quelli poi che ricevono il seme sul terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l' accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno."

Diceva loro: -"Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O non piuttosto per metterla nel lucerniere? Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda.!"

Diceva loro: - "Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate sarete misurati anche voi, anzi vi sarà dato di più. Perchè a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha."

Diceva: -"Il regno di Dio è come un uomo che getta un seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce, come, egli stesso non lo sa. Poichè la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto subito si mette mano alla falce, perchè è venuta la mietitura."

Diceva: -"A che cosa dobbiamo paragonare il regno di Dio, o con quale parabola dobbiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra, ma appena seminato cresce e diviene il più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra".

Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola, secondo quello che potevano intendere.

Senza parabole non parlava loro, ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

 

6. Partito dunque di là andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato cominciò a insegnare nella Sinagoga. E molti ascoltando rimanevano stupiti e dicevano: - "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? Non è costui il carpentiere figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?"

E si scandalizzavano di lui.

Ma Gesù disse loro:-"Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua." E si meravigliava della loro incredulità.

 

LA MISSIONE DEI DODICI

 

Gesù percorreva i villaggi insegnando. Allora chiamò i Dodici, e incominciò a mandarli a due a due. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio, ne' pane, ne' bisaccia ne' denaro nella borsa; ma calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.

E diceva loro: -"Entrati in una casa, rimanetevi finchè non ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene scuotete la polvere da sotto i vostri piedi in testimonianza per loro.

E partiti, predicavano che la gente si convertisse, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

 

ERODE, IL BATTISTA E GESU'

 

Il Re Erode sentì parlare di Gesù , poichè intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: -"Giovanni il Battista è resuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui."

Altri dicevano: -"E' Elia". Altri dicevano ancora : - "E' un profeta, come uno dei profeti".

Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: -"Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, è risuscitato!".

Erode, infatti, aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposato.

Giovanni diceva a Erode: -"Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello".

Per questo Erodiade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere. Ma non poteva, perchè Erode temeva Giovanni sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui, e anche se, nell' ascoltarlo, restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.

Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.

Entrata la figlia della stessa Erodiade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: -"Chiedimi quello che vuoi e te lo darò." E le fece questo giuramento: - "Qualsiasi cosa mi chiederai te la darò, fosse pure la metà del mio regno."

La ragazza uscì e disse alla madre: -"Che cosa devo chiedere?"

Quella rispose: -"La testa di Giovanni il Battista".

Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: -"Voglio che tu mi dia subito in un vassoio la testa di Giovanni il Battista."

Il re ne fu rattristato; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporgli un rifiuto. E subito mandò una guardia con l' ordine che gli fosse portata la testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza, e la ragazza la diede a sua madre.

I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

 

LA PRIMA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI

 

Gli apostoli si riunirono intorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed Egli disse loro: -"Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'."

Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano neanche più il tempo di mangiare.

Allora partirono su una barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi, e li precedettero.

Sbarcando vide molta folla e si commosse per loro, perchè erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

 

NELLA REGIONE DI GENESARET

 

Compiuta la traversata , approdarono e presero terra a Genesaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione , cominciarono a portargli, sui lettucci, gli ammalati, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in città, o villaggi, o campagne, ponevano gli infermi nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello.

 

PAROLA DI DIO E PAROLE DEGLI UOMINI

 

Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme . Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti, e tutti i Giudei non mangiano se non sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto abluzioni, e osservano alcune altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri , stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: -"Perchè i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?"

Ed Egli rispose loro: -"Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:

 

Questo popolo mi onora con le labbra

ma il suo cuore è lontano da me

invano essi mi rendono culto

insegnando dottrine

che sono precetti di uomini.

 

Trascurando il comandamento di Dio voi osservate la tradizione degli uomini."

E aggiungeva: -"Siete veramente abili nell' eludere il comandamento di Dio, ma osservate la vostra tradizione. Mosè infatti disse: onora tuo padre e tua madre e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre e alla madre: E' Korban, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto a me non gli permette più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte."

 

LA QUESTIONE SU PURO E IMPURO

 

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: -"Ascoltatemi tutti e intendete bene: -"Non c'è nulla fuori dell' uomo che, entrando in lui possa contaminarlo; Sono invece le cose che escono dall' uomo  a contaminarlo."

Quando entrò in un a casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.

E disse loro: -"Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell' uomo dal di fuori non può contaminarlo, perchè non gli entra nel cuore, ma nel ventre e va a finire nella fogna?" Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.

 Quindi soggiunse: -"Ciò che esce dall' uomo, questo sì contamina l' uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, ,inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono dal di dentro e contaminano l' uomo."

 

GESU' PANE ANCHE PER I PAGANI

 

Partito di là andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.

Ora quella donna che lo pregava per scacciare il demonio della figlia era greca, di origine siro-fenicia.

Ed Egli le disse: -"Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini."

Ma essa replicò; -"Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole del figli."

 

8. SECONDA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI

 

In quei giorni, essendoci ancora molta folla che non aveva mangiato, chiamò a sè i discepoli e disse loro: -"Sento compassione di questa folla, perchè già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono da lontano."

Gli risposero i discepoli: -"E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?"

E domandò loro: -"Quanti pani avete? 

Gli dissero: -"Sette". Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Così essi mangiarono e si saziarono e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. Erano circa quattromila, e li congedò.

Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanuta.

 

ANCORA OSTINAZIONE E ACCECAMENTO

 

Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendo un segno dal Cielo, per metterlo alla prova.

Ma Egli, con un profondo sospiro, disse: -" Perchè questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione".

E lasciatili, salì sulla barca e si avviò all' altra sponda. 

Ma i discepoli  avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sè, sulla barca, che un pane solo.

Allora Egli li ammoniva dicendo: -"Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!"

E quelli dicevano fra loro: -"Non abbiamo pane".

Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: - Perchè discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora ? Avete il cuore indurito ? Avete occhi e non vedete, orecchi e non udite ?  .E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via ?"

Gli dissero: -"Sette."

E disse loro: -"Non capite ancora?

 

LA PROCLAMAZIONE MESSIANICA DI PIETRO

 

Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: -"Chi dice la gente che io sia?"

Ed essi risposero: -"Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti".

Ma gli replicò : -"E voi chi dite che io sia?"

Pietro gli rispose: -"Tu sei il Cristo".

E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.

 

PRIMO ANNUNCIO DELLA PASSIONE

 

E cominciò a insegnare loro che il figlio dell' uomo doveva molto soffrire ed essere rimproverato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso.

Gesù faceva questo discorso apertamente.

Allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma Egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: -"Lungi da me satana ! Perchè tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: -"Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchè chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita  per causa mia e del vangelo la salverà. Che giova infatti all' uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima ? E che cosa mai potrebbe dare un uomo in cambio della propria anima ? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il figlio dell' uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre con gli angeli Santi.

 

9. E diceva loro: -"In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza.

 

LA TRASFIGURAZIONE

 

Mentre scendevano dal monte ordinò loro di non raccontare a nessuno  ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell' uomo fosse resuscitato dai morti. Ed essi tennero per sè la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire "resuscitare dai morti".

E lo interrogarono: - "Perchè gli scribi dicono che prima deve venire Elia ?"

Egli rispose loro: -"Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell' uomo ? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Orbene io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come di lui sta scritto.

 

LA POTENZA DELLA FEDE

 

E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro:

Tutta la folla al vederlo fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed Egli li interrogò: -"Di che cosa discutete con loro?"

Gli rispose uno della folla: Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra lo getta al suolo, ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti.

Egli allora, in risposta, disse loro: -"O generazione incredula ! Fino a quando starò con voi ?  Fino a quando dovrò sopportarvi ? Portatelo da me. E subito glielo portarono.

Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: -"Perchè noi non abbiamo potuto scacciarlo ?

Ed Egli disse loro: -"Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo se non con la preghiera."

 

SECONDO ANNUNCIO DELLA PASSIONE

 

Partiti di là, attraversarono la Galilea, ma Egli non voleva che alcuno lo sapesse.

Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: -"Il Figlio dell' uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà."

Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.

 

REGOLE PER LA COMUNITA' DI GESU'

 

Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa chiese loro: -"Di che cosa stavate discutendo lungo la via ?

Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.

Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: -"Se uno vuol essere il primo, sia l' ultimo di tutti e il servo di tutti."

E preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: -"Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me non accoglie me ma colui che mi ha mandato."

Giovanni gli disse: -"Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perchè non era dei nostri."

Ma Gesù disse: -"Non glielo proibite, perchè non c'è nessuno che faccia miracoli nel mio nome e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d' acqua nel mio nome perchè siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, sarebbe meglio per lui che gli passassero al collo una mola da asino e lo buttassero in mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco  che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo, è meglio per te entrare nella vita zoppo  che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo che esser gettato con due occhi nella Geenna dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Perchè ciascuno sarà salato con il fuoco. Buona cosa il sale. Ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete. Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri."

 

IL PROBLEMA DEL MATRIMONIO

 

10.  Partito di là si recò nel territorio della Giudea . La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo Egli l' ammaestrava , come era solito fare.

E avvicinatisi dei filistei, per metterlo alla prova gli domandarono:-"E' lecito per un uomo ripudiare la propria moglie ?"

Ma Egli rispose loro: -"Che cosa vi ha permesso Mosè ?"

Dissero: -"Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarlo."

Gesù disse loro: -"Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma nell' inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina : per questo l' uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicchè non sono più due, ma una carne. L' uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto."

Rientrati in casa i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento.

Ed Egli disse: -"Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un' altra commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro commette adulterio.

 

I BAMBINI COME MODELLO

 

Gli presentarono dei bambini perchè li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.

Gesù, nel vedere questo, s' indignò e disse loro: -"Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perchè chi è come loro appartiene al regno di Dio. In verità vi dico, chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso."

E prendendoli fra le braccia e imponendo loro le mani li benediceva.

 

IL PROBLEMA DELLA RICCHEZZA

 

Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: -"Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna ?"

Gesù gli disse: -"Perchè mi chiami buono ? Nessuno è buono se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora il padre e la madre."

Egli allora gli disse: -"Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza."

Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: -"Una cosa sola ti manca, va, prendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in Cielo, poi vieni e seguimi."

Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, perchè aveva molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: -"Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezza entreranno nel regno di Dio".

I discepoli rimasero stupefatti a queste parole, ma Gesù riprese: -" Figlioli, com' è difficile entrare nel regno di Dio ! E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio."

Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: -E chi mai si può salvare ?"

Ma Gesù, guardandoli, disse: -"impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio ! Perchè tutto è possibile presso Dio."

Pietro allora gli disse: -" Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito."

Gesù gli rispose: -"In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre e padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle madri e figli e campi, insieme a persecuzioni e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno gli ultimi, e gli ultimi i primi."

 

TERZO ANNUNCIO DELLA PASSIONE

 

Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme , Gesù camminava davanti a loro, ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore.

Prendendo di nuovo in disparte i Dodici , cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: -"Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il figlio dell' uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagereranno e lo uccideranno."

 

IL PROBLEMA DELL' AUTORITA'

 

E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, dicendogli: -"Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che chiederemo."

Egli disse loro: -"Cosa volete che io faccia per voi ?

Gli risposero: -"Concedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra."

Gesù disse loro: -"Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato ?"

Gli risposero: -"Lo possiamo."

E Gesù disse: -"Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali sono stato preparato.

All' udire questo gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù, chiamateli a sè, disse loro: -"Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitato su di esse il potere. Fra di voi però, non è così, ma chi vuol essere grande fra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo fra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell' uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti."

 

INGRESSO A GERUSALEMME

 

Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli e disse loro: -"Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso vi troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dirà: Perchè fate questo rispondete. Il Signore ne ha bisogna, ma lo rimanderà qui subito."

Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. E alcuni dei presenti dissero loro: -"Che cosa fate sciogliendo questo asinello ? Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore, e li lasciarono fare."

Essi condussero l' asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. E molti stendevano i loro mantelli sulla strada e altri delle fronde che avevano tagliato dai campi. Quelli poi che andavano innanzi e quelli che venivano dietro, gridavano:

 

Osanna

Benedetto colui che viene

nel nome del Signore !

Benedetto il regno che viene

del nostro padre Davide!

Osanna nel più alto dei Cieli !

 

Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato qualcosa attorno, essendo ormai l' ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betania.

 

IL FICO MALEDETTO

 

Il mattino seguente, mentre uscivano da Betania, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche frutto, ma giuntovi sotto non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi.

E gli disse: -"Nessuno possa più mangiare i tuoi frutti."

E i discepoli,l' udirono.

 

I VENDITORI CACCIATI DAL TEMPIO

 

Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio si mise a scacciare quelli che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio.

Ed Egli insegnava loro dicendo:

 

Non sta forse scritto

la mia casa sarà chiamata

casa di preghiera

per tutte le genti?

Voi invece ne avete fatto

una spelonca di ladri!

 

Udirono i sommi sacerdoti e gli scribi, e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui perchè tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.

Quando venne la sera uscì dalla città.

 

IL FICO INARIDITO

 

La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse:-"Maestro guarda: il fico che hai maledetto si è seccato."

E Gesù disse loro: -"Abbiate fede in Dio ! In verità vi dico: se uno dice a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perchè anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati."

 

 CINQUE SCONTRI A GERUSALEMME 

 

Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre si aggiravano per il tempio gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: -"Con quale autorità fai queste cose ? O chi ti ha dato l' autorità di farle ?

Ma Gesù disse loro: -"Vi farò anch' io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo, o dagli uomini ? Rispondetemi."

Ed essi discutevano tra sè dicendo: -"Se rispondiamo "dal Cielo" si dirà: Perchè allora non gli avete creduto ?  Diciamo dunque "dagli uomini. "

Però, temevano la folla, perchè tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.

Allora diedero a Gesù questa risposta: -"Non sappiamo."

E Gesù disse loro: -"Neanch' io vi dico con quale autorità faccio queste cose."

 

12.  Gesù prese a parlare loro in parabole: -"Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne allontanò. A Suo tempo mandò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò di nuovo un altro servo: anche quello,lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto; lo inviò loro per ultimo dicendo: Avranno rispetto per mio figlio ! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l' erede, su, uccidiamolo e l' eredità sarà nostra. E afferratolo lo uccisero, e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna ? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa scrittura:

 

La pietra che i costruttori hanno scartato

è diventata testata d' angolo;

dal Signore è stato fatto questo

ed è mirabile agli occhi nostri ?

 

Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito, infatti, che aveva detto quella parabola contro di loro. E lasciatolo, se ne andarono.

Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.

E venuti quelli, gli dissero: -"Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia gli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare ? Lo dobbiamo dare o no ?"

Ma Egli, conoscendo la loro ipocrisia disse: -"Perchè mi tentate ? Portatemi un denaro perchè io lo veda."

Ed essi glielo portarono.

Allora disse loro: -"Di chi è questa immagine e l' iscrizione?"

Gli risposero: -"E' di Cesare." 

Gesù disse loro: -"Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio."

E rimasero ammirati di lui.

Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: -"Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello dell' uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. C' erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette fratelli lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. Nella la risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poichè in sette l' hanno avuta come moglie."

Rispose loro Gesù: -" Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture ne' la potenza di Dio? Quando risusciterete dai morti, infatti, non prenderanno moglie, nè marito, ma saranno come angeli nei cieli. A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, dicendo: -"Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe ? Non è un Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grande errore ! Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò:-"Qual' è il primo di tutti i comandamenti ?"

Gesù rispose: -"Il primo è: Ascolta Israele: Il Signore Dio nostro è l' unico Signore: amerai dunque il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c' è altro comandamento più importante di questi."

Allora lo scriba gli disse:-"Hai detto bene, Maestro, e secondo la verità che Egli è l' unico e non v'è altri al di fuori di lui, amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutta la forza, e amare il prossimo come sè stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici."

Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: -"Non sei lontano dal regno di Dio."

E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Gesù continuava a parlare insegnando nel tempio: -"Come mai dicono gli scribi che il messia è il figlio di Davide ? Davide stesso, infatti, ha detto, mosso dallo Spirito Santo:

 

 Disse il Signore al mio Signore

Siedi alla mia destra

finchè io ponga i tuoi nemici

come sgabello ai tuoi piedi

 

Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio ?"

E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

 

I FALSI MAESTRI

 

Diceva loro mentre insegnava: -"Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave."

E, sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.

Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.

Allora, chiamati a sè i discepoli, disse loro: -"In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poichè tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere."

 

IL DISCORSO ESCATOLOGICO

 

Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: -"Maestro, guarda che pietre e che costruzioni !"

Gesù gli rispose: -"Vedi queste grandi costruzioni ? Non rimarrà qui pietra su pietra che non sia distrutta."

Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: -"Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi ?"

Gesù si mise a dire loro: -"Guardate che nessuno v' inganni ! Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre. non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi ! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti  a loro. Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell' ora vi sarà dato: poichè non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello consegnerà a morte il fratello,il padre  il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. Quando vedrete l' abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prendere qualcosa nella sua casa; chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni ! Pregate che ciò non accada d' inverno; perchè quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall' inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, ne' mai vi sarà. Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto, ha abbreviato quei giorni. Allora, dunque, se qualcuno vi dirà : Ecco il Cristo, è qui, ecco è là, non ci credete; perchè sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare,se fosse possibile,anche gli eletti. Voi però state attenti ! Io vi ho predetto tutto. In quei giorni, dopo la tribolazione,

 

il sole si oscurerà

e la luna non darà più il suo splendore

e gli astri si metteranno a cadere dal cielo

e le potenze che sono nei cieli

saranno sconvolte.

 

Allora vedranno il Figlio dell' uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed Egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall' estremità della terra fino all' estremità del cielo.

Dal fico imparate questa parabola: -"Quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l' estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno o a quell' ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. State attenti, vegliate, perchè non sapete quando sarà il momento preciso. E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poichè non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perchè non giunga all' improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!"

 

LA PREPARAZIONE DELLA PASQUA

 

Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi, e i  sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. Dicevano infatti: -"Non durante la festa, perchè non succeda un tumulto di popolo."

Gesù si trovava a Betania nella casa di Simone il lebbroso.

Mentre stava a mensa giunse una donna  con un vasetto di alabastro pieno di olio profumato di nardo genuino, di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l' unguento sul suo capo.

Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: -"Perchè tutto questo spreco di olio profumato ? Si poteva benissimo vendere quest' olio a più di trecento denari e darli ai poveri!"

Ed erano infuriati contro di lei.

Allora Gesù disse: -"Lasciatela stare, perchè le date fastidio ? Ella ha compiuto verso di me un' opera buona , i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò che era in suo potere, ungendo il mio corpo in anticipo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure, in suo ricordo, ciò che ella ha fatto."

Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti per consegnare loro Gesù .

Quelli dell' uditorio si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l' occasione opportuna per consegnarlo.

Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: -"Dove vuoi che andiamo a preparare perchè tu possa mangiare la Pasqua?"

Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: -"Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d' acqua , seguitelo e là dove andrà dite al padrone di casa  : Il Maestro dice: dov'è la mia stanza perchè io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli ? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti già pronta. Là preparate per noi."

I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.

 

LA CENA PASQUALE

 

Venuta la sera, Egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano . Gesù disse: -"In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà."

Allora cominciarono a rattristarsi  e a dirgli uno dopo l' altro: -"Sono forse io ?"

Ed Egli disse loro: -"Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell' uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell' uomo al quale il figlio dell' uomo è tradito. Meglio per quell' uomo se non fosse mai nato !"

Mentre mangiavano prese il pane  e, pronunziata la benedizione, lo spezzò, e lo diede loro dicendo: -"Prendete, questo è il mio corpo."

Poi prese il calice e rese grazie, lo. diede loro e ne bevvero tutti. E disse:-"Questo è il mio sangue, il sangue dell' alleanza, versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio."

E dopo aver cantato l' inno uscirono verso il monte degli Ulivi.

Gesù disse loro: -"Tutti rimarrete scandalizzati, perchè sta scritto:

 

Percuoterò il pastore

e le pecore saranno disperse

 

Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea."

Allora Pietro gli disse: -"Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò."

Gesù gli disse: -"In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte."

Ma egli, con grande insistenza, diceva: -"Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò."

Lo stesso dicevano anche tutti gli altri

 

IL RACCONTO DELLA PASSIONE

 

Giunsero intento a un podere chiamato Getsemani, ed Egli disse ai suoi discepoli: -"Sedetevi qui mentre io prego."

Prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: -"La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate."

Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell' ora.

E diceva: -"Abbà, Padre ! Tutto è possibile a te ! Allontana da me questo calice ! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu."

Tornato indietro, li trovò addormentati, e disse a Pietro: -"Simone, dormi ? Non sei riuscito a vegliare un' ora sola ? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione: lo spirito è pronto, ma la carne è debole."

Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole.

Ritornato li trovò addormentati, perchè i loro occhi erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.

Venne la terza volta e disse loro: -"Dormite ormai e riposatevi ! Basta, è venuta l' ora: ecco, il Figlio dell' uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo, ecco, colui che mi tradisce è vicino."

E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.

Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: -"Quello che bacerò è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta."

Allora gli si accostò dicendo: -"Rabbi" E lo baciò.

Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.

Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l' orecchio.

Allora Gesù disse loro: -"Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture !"

Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.

Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.

Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.

Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto fra i servi, scaldandosi al fuoco.

Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.

Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui dicendo: -"Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d' uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d' uomo."

Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.

Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all' assemblea, interrogò Gesù dicendo: -"Non rispondi nulla ?" Che cosa testimoniano costoro contro di te ?"

Ma Egli taceva, e non rispondeva nulla.

Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: -"Sei tu il Cristo, il figlio di Dio benedetto ?"

Gesù rispose: - Io lo sono !

 

e vedrete il figlio dell' uomo

seduto alla destra della Potenza

e venire sulle nubi del cielo."

 

Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: -Che bisogno abbiamo ancora di testimoni ? Avete udito la bestemmia. Che ve ne pare ?"

Tutti sentenziarono che era reo di morte.

Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: indovina !"

I servi intanto lo percuotevano.

Mentre Pietro era giù nel cortile venne una serva del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: - Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù. Ma egli negò: -"Non so e non capisco quello che vuoi dire."

Uscì quindi fuori del cortile, e il gallo cantò.

E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: -"Costui è di quelli."

Ma egli negò di nuovo.

Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: -"Tu sei certo di quelli, perchè sei Galileo."

Ma egli cominciò a imprecare e giurare: -"Non conosco quell' uomo che voi dite."

Per la seconda volta un gallo cantò.

Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che il gallo canti due volte mi rinnegherai per tre volte" E scoppiò in pianto.

 

15. Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato.

Allora Pilato prese a interrogarlo. Sei tu il re dei giudei ?"

Ed Egli rispose: -Tu lo dici !"

I sommi sacerdoti frattanto gli ponevano molte accuse.

Pilato lo interrogò di nuovo: -"Non rispondi nulla ? Vedi di quante cose ti accusano !"

Ma Gesù non rispose più nulla, sicchè Pilato ne restò meravigliato.

Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. La folla accorsa cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva.

Allora Pilato rispose loro: -"Volete che vi rilasci il re dei Giudei ?"

Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perchè egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.

Pilato replicò: -"Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei ?"

Ed essi di nuovo gridarono: -"Crocifiggilo !"

E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba, e dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perchè fosse crocefisso.

Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte.

Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.

E cominciarono poi a salutarlo: -"Salve, re del Giudei"

E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

Allora costrinsero un  tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.

Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato a mirra, ma Egli non ne prese.

Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero, e l' iscrizione con il motivo della condanna diceva:

 

Il re dei Giudei 

 

Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.

I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: -"Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce !"

Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: -Ha salvato altri, non può salvare sè stesso ! Il Cristo re d' Israele scenda ora dalla croce, perchè vediamo e crediamo. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra , fino alle tre del pomeriggio.

Alle tre Gesù gridò con voce forte:

 

Eloi, Eloi, lema sabactàni ?

 

Che significa: -"

 

Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato ?

 

Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: -"Ecco, chiama Elia."

Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postata su una canna, gli dava da bere dicendo: -"Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce.

Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

Il velo del tempio si squarciò in due, dall' alto in basso.

Allora il centurione che gli stava di fronte , vistolo spirare in quel modo, disse: -"Veramente quest' uomo è figlio di Dio."

C' erano anche alcune donne  che stavano ad osservare da lontano, fra le quali Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Joses e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

Sopraggiunta ormai la sera, poichè era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d' Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.

Informato dal centurione concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l' entrata del sepolcro.

Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto.

 

IL CROCIFISSO E' RISORTO

 

Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono olii aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.

Esse dicevano fra loro: -"Chi ci rotolerà via il masso all' ingresso del sepolcro ?"

Ma, guardando, videro che il masso era già rotolato via, benchè fosse molto grande. Entrando nel sepolcro videro un giovane seduto sulla destra, vestito d' una veste bianca, ed ebbero paura.

Ma egli disse loro: -"Non abbiate paura, voi cercate Gesù Nazareno il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo ove l' avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete come vi ha detto."

Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perchè erano piene di timore e di spavento Non dissero niente a nessuno perchè avevano paura.

 

FINE DELLA SINOSSI PITAGORICA

 

 

EPILOGO E COMMENTO

 

Essendo questa una lettura pitagorica e non cattolica, pensiamo di non aver recato offesa allo scritto togliendo ogni riferimento alle scene miracolose. Non avendo l' autore della sinossi, soprattutto come pitagorico-orfista, esperienza diretta di miracoli, non sarebbe stato corretto cercare di imporli agli altri.

Del resto, a nostro avviso, la figura del Cristo risulta, tutto sommato, più vera, a terminare con il processo e la crocifissione. Nella ipotesi pitagorica che io qui presento,

che un personaggio - uomo - desiderasse modificare la morale del mondo (in opinioni e costumi) è possibile. E' anche possibile che desiderasse fondare una religione nuova e che conoscesse abbastanza la società del suo tempo tanto da saper come fare per ottenerla.

Sebbene Marco non la confermi, anzi la respinga, l' idea di coloro che ritengono Giuda il migliore alleato di Gesù inteso come facilitatore del suo viatico al sacrificio - perchè solo attraverso il sacrificio di un uomo-simbolo la nuova religione sarebbe potuta sorgere -sarebbe plausibile. In questo senso l' idea di un Giuda volutamente positivo, sostenuta da alcuni, non sarebbe cervellotica. Il suicidio di Giuda sarebbe stato quindi determinato non dal tradimento, ma dalla perdita della speranza nel risultato ottenuto.

La esistenza di una clientela oscura che si aspettasse da lui qualcosa di più materiale che un posto in paradiso (gli Esseni ad esempio, tirati in mezzo da Luigi Cascioli) è dimostrata anche dal grande numero di vangeli non accettati dalla Chiesa, contenuti nei rotoli del mar morto. Del resto la invasione di Roma cominciò subito. Ed ebbe inizio da Paolo, ovvero da un ebreo convertito, non da un seguace. Durò grosso modo trecent' anni e finì con valori rovesciati. Annullata ormai da secoli l' influenza pitagorica, le religioni medio-orientali non trovarono impedimenti razionali, se non attraverso persecuzioni.  Nonostante il crollo però, fu lo spirito dell' impero a conquistare il cristianesimo, non viceversa. Anche quando la Chiesa regnò da sola in Europa, anche quando fu lei a incoronare gli imperatori, lo spirito del cristianesimo non potè esprimersi se non a livello mistico individuale. Anche adesso è opinione comune dire che senza lo sviluppo delle idee liberali saremmo rimasti col timore del Santo Uffizio e del vicino della porta accanto.

Comunque la malattia infantile del cristianesimo la si scopre anche in questo vangelo di Marco. Il retaggio dalla mentalità biblica: il gusto della maledizione,  la indispensabilità dell' inferno e del "o con me o contro di me" emblema di intolleranza.

A parte questo, il Cristo di Marco è forse il Cristo più vero. Lo si presenta tra fratelli e sorelle, e non è scritto che sia il primogenito. Anche Maria di Magdala (la Maddalena) in questo vangelo la si potrebbe interpretare come effettivamente sua moglie, in confidenza con la Madonna, suocera Maria, madre di Joses, Giacomo e Salome, e altri figli oltre a Gesù.

Questa - per il momento - è la posizione pitagorica su Gesù, che per noi resta un personaggio altamente positivo, dal quale la società del mondo potrebbe lucrare molto. Nella libertà, però.

F  I  N  E

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