Viaggio 

 

 

XI.

 

Alla sera, alla mensa del campo, incontro Dindi il quale mi informa di una nave della scuola del filo d�erba che partir� l�indomani verso le isole circumpolari.

- Potresti fare un bel viaggio istruttivo e gratuito, e poi magari squagliarti - mi dice, con un sorriso d�intesa.

�Lontana�, una volta che si sia superata la stupefazione del primo impatto, si rivela, proprio come diceva Occi Micci, pi� paesone di un paesone terrestre, dal quale, almeno, ogni tanto si pu� fuggire verso qualche peccaminosa metropoli.

Purtroppo non ci si deve scordare che l�impegno assunto da questi volontari non � inferiore, in termini di sacrificio, a quello di un frate, o di un prete, che abbiano deciso di dedicare tutta la loro vita ad un voto.

In alcun modo mi sarei potuto sottrarre, pertanto, allo interesse del pubblico per la mia �relazione� con Mody, cosa per me, peraltro, imbarazzante, causa la proibizione medica, sia pur provvisoria, a una vita sessuale gi� naturalmente ridotta.

- Mody � una brava ragazza, ed � la migliore mia sorvegliante - mi giustifico, e Dindi conviene che sia stato da saggio essermi procurato un controllo.

Mi guardo bene dal dire che io sono in fregola senile e che Mody se ne infischierebbe di molto delle prescrizioni mediche, se non fossi io stesso a sollecitarla in tal senso.

Passata l�ora sesta di Om�ga, dopo la cena, telefono a Mody per informarla dell�occasione : partiremo a mezzogiorno, arriveremo nel primo pomeriggio del giorno seguente e potremo trattenerci una decina di giorni, o anche pi�, se per lei non vi saranno obblighi di lavoro. La notizia la sorprende favorevolmente, anche se il tempo per prepararsi le sembra scarso. Comunque, si impegner� a fare di tutto per trovare una sostituzione.

Al mattino, infatti, vedo Giully da sola, mentre Mody telefona, ed � gi� in moto per liberarsi e informare i suoi capi. L�appuntamento � alle tre e mezzo, davanti l�ingresso della scuola dell�erba, ove un paio di pulmini ci porteranno al porto metropolitano, ove ci imbarcheremo.

Di fatto, un servizio giornaliero di overcraft a pagamento ci avrebbe consentito un viaggio pi� tranquillo e pi� breve, fors�anche una mezza luna di miele. Tant��, per�, che la mia indole gregaria e obbediente mi avrebbe impedito di rifiutare un invito diretto, e del resto neanche Mody si pone problemi.

 

Ci troviamo, all�ora della partenza, io in abito che non potrei certo definire �polare�, scarpe di cuoio leggero, cappello a larghe falde di tela bianca, giubba estiva e calzoni corti, con qualcosa di pi� pesante entro un paio di valige. Tali abiti, insieme ai nuovi bagagli, facevano gi� parte della dotazione trovata nel mio appartamento.

Sono senza automobile ed il trasporto delle pesanti valige, nei cento metri terrestri che separano il portone della mia casa dall�ingresso della scuola dell�erba, mi sarebbe riuscito faticoso se uno dei piloti del campo, riconosciutomi, non si fosse offerto di aiutarmi a portarle.

All�ingresso, la solita confusione : molti uomini sono in calzoni corti, o comunque in abiti estivi, ma alcuni anche in tuta da lavoro. Le donne, in zuave eleganti, ma anche in gonne leggere al ginocchio, scarpe basse e cappello largo. Assai pi� numerosi gli studenti di entrambi i sessi, quasi tutti in calzoni corti. Contrasta a ci� il cielo coperto e leggermente piovigginoso.

Trovo Mody che mi cerca, emozionata come una scolaretta, anche lei in gonna : ha gi� occupato due posti all�interno e si preoccupa di sistemare le mie valige nel bagagliaio del pullman a cuscino d�aria che ci condurr� al porto.

- I vigili hanno ripreso il loro autotaxi - le dico - ma non hanno riportato la mia automobile - e lei se ne rammarica trovando il modo di lodare i vigili terrestri.

- In Italia una simile bestialit� non sarebbe mai potuta accadere - commenta.

 

Ci imbarchiamo, e a mezzogiorno in punto la nave si mette in moto : � una imbarcazione tradizionale che naviga con l�opera viva completamente immersa e quindi risente di tutti i movimenti di quel piccolo oceano turbato dalle variazioni atmosferiche dei giorni precedenti.

Alla partenza niente tavola, e ci viene distribuita una colazione al sacco a base di pane, carne macinata e frutta, con acqua al minimo, cose le quali ci aiuteranno, ci dicono, a sostenere lo stomaco dal disgusto che potrebbe provenire dai movimenti dello scafo. Il moto ondoso �, tuttavia, sopportabile, non oltre la �forza tre� della casistica terrestre, e la nave sembra reggere il mare assai bene.

Di l� a una mezz�ora di navigazione, gli studenti, come ho gi� visto fare, si dividono in gruppi, ognuno dei quali accanto ad uno, o ad alcuni insegnanti o istruttori. Nonostante la difficolt� proveniente da un mare non calmo, un tecnico della pesca mostra l�impiego di alcuni apparecchi scientifici usati per la determinazione dell�ossigeno disciolto nell�acqua marina, per la salinit�, per la produttivit� delle acque e per i sali nutritivi. Un altro cala sul fondo una draga e, dopo alcuni minuti di strascicata, la ritrae colma di fauna e flora bentoniche.

Fra i giovani, c�� Margy, la figlia di Dindi, della quale Bea mi parl� durante la cena, la prima sera della mia permanenza.. Il professore non c��, ma lei � accanto alla madre, la quale ci riconosce e ci si avvicina.

Presento Mody, ma noto che gi� si conoscono.

- Margy - mi dice - prima di iscriversi nella scuola dell�erba, frequentava quella delle armonie dello spirito.

Comprendo che la natura debba essere conosciuta sia dentro che fuori di noi, ma, da terrestre, non riesco ancora a capire una scuola non creata per la gerarchizzazione, anche se poi, in pratica, vedo che esistono comandanti e direttori, come da noi.

Odo che l�illustratore delle tecniche e degli strumenti oceanografici propone, a chi lo volesse, di lavorare fra i pescatori per apprendere l�uso delle manipolazioni ordinarie.

Quegli che ha adoperato la draga, erudisce ora i giovani intorno ai nomi specifici dei molluschi, echinodermi, anellidi, tunicati, spongidi e crostacei salpati a bordo. Naturalmente, i nomi omeghiani sono diversi.

Ma ecco una colonia di ascidiacei planctonici uniti in lunghe catene translucide e variopinte, catturata per caso durante la risalita dello strumento. I giovani mormorano di meraviglia : siamo gi� al largo, fuori vista di terra.

- Il nostro mare abbonda - ci dice un tecnico che ci si � avvicinato spontaneamente, cosa che ormai accetto come un fatto normale - di necton migratorio, specialmente tonnidi e scomberoscidi, mentre in corrispondenza dei fondali sabbiosi vivono saporitissimi pleuronettidi e rajdi. In molti punti della costa, copioso � anche il pi� variato e prelibato pesce di scoglio, ricercato dai pescatori all�amo.

Ora � calato in mare un piccolo aspiratore il quale filtra acqua attraverso un retino a maglie micrometriche, raccogliendo plancton e condensandolo entro un capace bicchiere ancor prima che il retino sia salpato. Appena l�apparecchio � fuor d�acqua un operatore introduce qualche goccia del vivo succo verdastro in una capsula accanto a un monitor collegato a un computer, ed ecco un formicolare di grossi copepodi ingigantiti, agitanti spasmodicamente antenne e zampette, accanto a forme immobili di vegetali rappresentati da peridinee e diatomee. Il computer consente di misurare immediatamente la dimensione in micron delle creature in immagine, nonch� i parametri di temperatura, salinit�, densit�, ed altro, del liquido che li contiene.

Ecco, ingrandito, un uovo di pesce, con la sua  larva pulsante in trasparenza.

- Vedrai che stasera, a cena - ci dice Bea - ci insegneranno i vari modi di utilizzare la farina d�alghe e quella di pesce. E infatti, passata met� dell� ora sesta, appena prima del buio, ci sono serviti, nel ristorante di bordo, pane di farina di pesce, brodo energetico al plancton, crostacei sgusciati in gelatina d�alghe, e poi bivalvi e gradevoli pleuronettidi : una discreta cena didattica, non completamente immangiabile.

Margy, le cui preferenze culturali sono diverse, racconta che anche il pianeta Om�ga, trovatosi, secoli innanzi, colpito da una gravissima crisi alimentare, fu salvato dalle risorse del mare.

- Alcuni dei nostri popoli - prosegue Bea - possiedono antiche tradizioni culinarie di pesce ; altri preferiscono la carne.

- E� cos� anche sulla Terra - rispondo - Gli asiatici, almeno i popoli delle coste, sono orientati pi� sul riso e sul pesce ; gli occidentali, ed in particolare gli italiani, pi� sulla carne e la pasta.

- Avremmo potuto far venire cuochi terrestri - interviene Mody - la quale rimane convinta della superiorit� della Terra in qualsiasi campo.

Intanto, sopraggiunge la notte e i ragazzi sono adunati in alcune piccole cuccette a otto posti, ripartite fra maschi e femmine. Margy ci lascia con un saluto gentile, e dopo un poco se ne va anche Bea.

Rimasti soli, io e Mody, ci appartiamo ad uno dei tavoli pi� isolati, e vi restiamo, sin dopo la mezzanotte.

- Su Om�ga avremmo potuto dormire insieme, solo che io lo avessi voluto - mi dice lei sorridendo. Io mi schernisco assai a malincuore, e saremmo assai facilmente arrivati a parlare di matrimonio se Mody, molto praticamente, non avesse chiuso il discorso affermando di preferire, anche per una questione di et�, una frequentazione senza impegni, sia pure senza escludere il rapporto sessuale.

Nessuno di noi � in grado di comprendere bene la causa della proibizione medica ; comunque siamo entrambi convinti della necessit� di sottostare alla forza maggiore.

 

Nonostante i motori della nave siano assai silenziosi, ci accorgiamo ugualmente che la velocit� � aumentata e che ci stiamo avvicinando molto rapidamente alla terraferma insulare. L�ottava ora di Om�ga � passata da un pezzo, e noi rimaniamo ai tavoli, ormai completamente deserti, anche di camerieri.

Superato, di necessit�, il discorso sul sesso, rimaniamo a parlare di altri argomenti.

- Conosci Ges�, Maometto, Buddha, e i grandi fondatori delle religioni terrestri ? Chiedo, informando Mody di averne sentito parlare nella biblioteca centrale.

Mody risponde di no, ed io penso che un tale discorso lo avrei fatto meglio con Dindi, anche se Mody avr�, forse, qualche risposta pi� semplice e spontanea.

-  La legge di Dio - mi dice - � sconosciuta.

Penso che intenda dire che il fatto che ognuno possa intravederne una coerenza diversa, non significa che ci� giustifichi pi� religioni, o pi� d�i.

- La schiavit� del pensiero qui non esiste - concludo fra me - e mi accorgo che ormai la prima ora � arrivata e che, salvo gli equipaggi di turno in coperta e in macchina, che qui non si vedono, c�� pi� nessuno.

        Ritengo manchino non pi� di quattr�ore omeghiane all�arrivo, e propongo di ritirarci.

Mi avvicino per baciare Mody, ma mi trattengo, e lei si accontenta di appoggiare la sua gota alla mia.

Ci scambiamo, cos�, una onestissima buonanotte,  e ci allontaniamo verso le nostre cabine.

 

____________

 

XI.     XII.

TORNA  A  LETTERATURA

HOME