Ritengo che la conoscenza del libro postumo di Rocco Fedele, consentitami dalla gentilezza e generosita' della di Lui vedova, Signora Argentina Di Sipio Fedele, abbia permesso, con grande fortuna mia e di tutti coloro che stanno seguendo, in filosofia, una linea di ricerca naturalistica e pragmatica, di migliorare di molto la comprensione di alcuni temi indebitamente considerati "difficili" e "superiori". Con cio' sembra che l'opera del compianto studioso si ponga proprio quale anello mancante di quella catena di connessioni che, dall'immemorabile tempo delle intuizioni degli uomini antichissimi sino agli scienziati e filosofi contemporanei, ha percorso, spesso in segreto, una linea di ricerca tesa alla dimostrazione dell' 'unita' universale della materia atomica, cosa alla quale si e' arrivati soltanto da da pochi decenni. Accettata anche, nelle scienze umane, una verita' cosi' chiara non resterebbe alla filosofia, partendo da tale base, che indagare soltanto sulla scienza morale spalancando un contenzioso con molte scelte, e si possono prevedere, di gia', grandi lotte, tali pero' da elevare il livello civile delle polemiche e da togliere peso ai conflitti plebei, tanto nefasti ai secoli moderni. Rocco Fedele fu un calabrese che onoro' la sua terra. Nato nel 1903 in Sant�Eufemia d'Aspromonte, mori' in Camerano (AN) nel 1991. Fu incaricato di Geodesia nell�Universita' di Messina; titolare di Matematica Generale nella facolta' di Economia e Commercio dell'Universita' di Urbino, Provveditore agli Studi, Preside nei Licei scientifici, Presidente del Circolo di Cultura di Ancona oltre che di varie accademie, benemerito di quattro medaglie d'oro per la cultura, conferite dall�Amm. Provinciale di Ancona, dalla Dante Alighieri, dalla C.R.I. e dalla Camera dei Deputati. Informazioni piu' esaurienti sono nel libro originale del 1997, pubblicato in Camerano dalla Signora Di Sipio Fedele. In calce, una bibliografia parziale e alcune foto.
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