CARTA  DI  MILANO

sottoscrizione pitagorica

 

Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale.

Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso al cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia.

Riteniamo che solo la nostra azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali, potrà consentire di vincere le grandi sfide connesse al cibo, combattere la malnutrizione, promuovere un sano accesso alle risorse naturali , garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi.

SOTTOSCRIVENDO QUESTA CARTA DI MILANO

affermiamo la responsabilità della generazione presente nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future:

ci impegniamo a sollecitare decisioni politiche che consentano il raggiungimento dell' obiettivo fondamentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti.

NOI CREDIAMO CHE

Tutti abbiano il diritto di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali lungo tutto l' arco della vita e permetta una vita attiva.

Il cibo abbia un forte valore sociale e culturale, non debba mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica.

Le risorse del pianeta vadano gestite in modo equo, razionale ed efficiente affinchè non siano sfruttate in modo eccessivo e non avvantaggino alcuni a svantaggio di altri.

L' accesso a fonti di energia pulita sia un diritto di tutti, delle generazioni presenti e future.

L' investimento delle risorse naturali debba essere regolato per garantire e preservare alle popolazioni locali l' accesso a tali risorse e a un loro uso sostenibile.

Una corretta gestione delle risorse idriche, ovvero una gestione che tenga conto dei rapporti tra acqua, cibo ed energia, sia fondamentale per garantire il diritto al cibo a tutti.

L' attività agricola sia fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari, ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l' ambiente e il territorio e conservare la biodiversità.

NOI RITENIAMO INACCETTABILE CHE

ci siano ingiustificabili diseguaglianze nelle possibilità, nelle capacità e nelle opportunità tra individui e popoli.

Non sia ancora universalmente riconosciuto il ruolo fondamentale delle donne, in particolare nella produzione agricola e nella nutrizione.

Circa 800 milioni di persone soffrano di fame cronica, più di due miliardi di persone siano malnutrite o comunque soffrano di carenze di vitamine e minerali, quasi due miliardi di persone siano in sovrappeso e soffrano di obesità, 160 milioni di bambini soffrano di malnutrizione e crescita ritardata.

Ogni anni 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto per il consumo umano sia sprecato o si perda nella filiera alimentare.

Più di 5 milioni di ettari di foresta scompaiono ogni anno con un grave danno alla biodiversità e alle popolazioni locali, con gravi effetti anche sul clima.

Le risorse del mare siano sfruttate in modo eccessivo, più del 30 % del pescato soggetto al commercio è sfruttato oltre la sua capacità di rigenerazione.

Le risorse naturali, inclusa la terra, possono essere utilizzate in contrasto con i fabbisogni e le aspettative delle popolazioni locali.

Sussista ancora la povertà energetica, ossia l' accesso mancato o imitato a servizi energetici o strumenti di coltura efficienti, non troppo costosi, non inquinanti e non dannosi alla salute.

SIAMO CONSAPEVOLI CHE

una delle maggiori sfide dell' umanità è quella di nutrire una popolazione in costante crescita, senza danneggiare l' ambiente, al fine di preservare le risorse anche per le generazioni future.

Il cibo svolge un ruolo importante nella definizione della identità di ciascuna persona ed è una delle componenti culturali che connota e dà valore a un territorio e i suoi abitanti.

Gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori operano in una posizione fondamentale per la nostra nutrizione; essi hanno uguali diritti e doveri in relazione al loro lavoro, sia come piccoli imprenditori, sia come grandi imprese.

Siamo tutti responsabili della custodia della terra, della tutela del territorio e del suo valore ambientale.

E' possibile favorire migliori condizioni di accesso a cibo sano e sufficiente nei contesti a forte urbanizzazione, anche attraverso processi inclusivi e partecipativi che si avvalgano di nuove tecnologie.

Una corretta educazione alimentare, a partire dall' infanzia, è fondamentale per uno stile di vita sano e una migliore qualità della vita.

La conoscenza e la pratica dei modi di produrre , sia tradizionali sia avanzati, è essenziale per l' efficienza dei sistemi agricoli, dall' agricoltura familiare fino a quella industriale.

Il mare ha un valore fondamentale per gli equilibri del pianeta e richiede politiche sovranazionali: un ecosistema marino integro e sano ha una sua rilevanza cruciale per il benessere collettivo, anche perchè la pesca fornisce lavoro a milioni di persone e il pesce, per molti, presenta l'unica fonte di nutrienti di alta qualità.

Per far fronte in modo sostenibile alle sfide alimentari future è indispensabile adottare un approccio sistemico attento a problemi sociali, culturali, economici e ambientali, e che coinvolga tutti gli attori sociali e istituzionali.

POICHE' SAPPIAMO DI ESSERE RESPONSABILI DI LASCIARE UN MONDO PIU' SANO, EQUO E SOSTENIBILE ALLE GENERAZIONI FUTURE, IN QUANTO CITTADINE E CITTADINI, NOI CI IMPEGNAMO A:

avere cura e consapevolezza della natura del cibo di cui ci nutriamo, informandoci riguardo ai suoi ingredienti, alla loro origine e al come e dove è prodotto, al fine di compiere scelte responsabili.

A consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori.

Evitare lo spreco di acqua in tutte le attività quotidiane, domestiche e produttive.

Adottare comportamenti responsabili e pratiche virtuose, come riciclare, rigenerare e riusare gli oggetti di consumo al fine di proteggere l' ambiente.

Promuovere l' educazione alimentare e ambientale in ambito familiare per una crescita consapevole delle nuove generazioni.

Scegliere consapevolmente gli alimenti, considerando l' impatto della loro produzione sull' ambiente.

Essere parte attiva della costruzione di un mondo sostenibile, anche attraverso soluzioni innovative, frutto del nostro lavoro, della nostra creatività e impegno.

IN QUANTO MEMBRI DELLA SOCIETA' CIVILE, NOI CI IMPEGNAMO A:

far sentire la nostra  voce a tutti i livelli decisionali, al fine di determinare progetti per un futuro più equo e sostenibile.

Rappresentare le istanze della società civile nei dibattiti e nei processi di formazione delle politiche pubbliche.

Rafforzare e integrare la rete internazionale di progetti, azioni e iniziative che costituiscono una importante risorsa collettiva.

Promuovere l' educazione alimentare e ambientale perchè vi sia una consapevolezza collettiva della loro importanza.

Individuare e denunciare le principali criticità nelle varie legislazioni che disciplinano la donazione degli alimenti invenduti per poi impegnarci attivamente al fine di recuperare e ridistribuire le eccedenze.

Promuovere strumenti che difendano e sostengano il reddito degli agricoltori, allevatori e pescatori, potenziando gli strumenti di organizzazione e cooperazione fra piccoli produttori.

Valorizzare i piccoli produttori locali come protagonisti di una forma avanzata di sviluppo a promuovere le relazioni dirette tra produttori, consumatori e territori di origine.

IN QUANTO IMPRESE, NOI CI IMPEGNAMO A:

applicare le normative e le convenzioni internazionali in materia ambientale e sociale a favorire forme di occupazione che contribuiscano alla realizzazione personale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Investire nella ricerca promuovendo una maggiore condivisione dei risultati e sviluppandola nell' interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e privato.

Promuovere la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento al fine di preservare la biodiversità e il benessere degli animali.

Migliorare la produzione, la conservazione e la logistica, in modo da evitare (o eliminare) la contaminazione, e da minimizzare lo spreco, anche dell' acqua, in tutte le fasi della fiera produttiva.

Produrre e commercializzare alimenti sani e sicuri, informando i consumatori sui contenuti nutrizionali, impatti ambientali e implicazioni sociali del prodotto.

Promuovere adeguate tecniche di imballaggio che permettano di ridurre i rifiuti e facilitino lo smaltimento e il recuparo dei materiali usati.

Promuovere innovazioni che informino i consumatori su tempi di consumo compatibili con la natura, qualità e modalità di conservazione degli alimenti.

Riconoscere il contributo positivo della cooperazione e degli accordi strutturali sulla fiera, specialmente quella alimentare, tra agricoltori, produttori e distributori, per una più efficace previsione della domanda.

Contribuire agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, sia attraverso l' innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, sia attraverso l' adozione e l' adempimento dei codici di responsabilità civile.

QUINDI NOI, DONNE E UOMINI CITTADINI DI QUESTO PIANETA, SOTTOSCRIVENDO QUESTA CARTA DI MILANO, CHIEDIAMO CON FORZA A GOVERNI, ISTITUZIONI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, DI IMPEGNARSI A:

adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità alimentare.

Rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo, per regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali, tutelando le popolazioni locali.

Promuovere il tema della nutrizione nei forum internazionali tra governi, assicurando una effettiva e concreta attuazione degli impegni in ambito nazionale e un coordinamento anche nell' ambiente delle organizzazioni internazionali specializzate.

Sviluppare un sistema di commercio internazionale aperto, basato su regole condivise e non  discriminatorio, capace di eliminare le distorsioni che limitano le disponibilità di cibo, creando le condizioni per una migliore sicurezza alimentare globale.

Considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale difenderlo da contraffazioni e frodi, proteggerlo da inganni e pratiche commerciali scorrette, valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti.

Formulare e implementare regole e norme giuridiche riguardanti il cibo e la sicurezza alimentare e ambientale che siano comprensibili e facilmente applicabili.

Sostenere e diffondere la cultura della sana alimentazione come strumento di salute globale.

Combattere ed eliminare il lavoro sia minorile sia irregolare nel settore agroalimentare.

Lavorare alla realizzazione di una struttura sovranazionale che raccolga le attività di informazione e analisi dei reati che interessano la fiera agroalimentare e che rafforzi la cooperazione per il contrasto degli illeciti.

Declinare buone pratiche in politiche pubbliche e aiuti allo sviluppo che siano coerenti coi fabbisogni locali, non emergenziali e indirizzati allo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili.

Promuovere un patto globale riguardo le strategie alimentari urbane e rurali in relazione all' accesso al cibo sano e nutriente, che coinvolga sia le principali aree metropolitane del pianeta che le campagne.

Aumentare le risorse destinate alla ricerca, al trasferimento dei suoi esiti, alla formazione e alla comunicazione.

Introdurre e rafforzare nelle scuole e nelle mense scolastiche i programmi di educazione alimentare, fisica e ambientale come strumenti di salute e prevenzione, valorizzando in particolare la conoscenza e lo scambio di culture alimentari diverse, a partire da prodotti tipici, biologici e locali.

Sviluppare misure e politiche nei sistemi sanitari nazionali che promuovono diete sane e sostenibili e riducano il disequilibrio alimentare, con attenzione prioritaria alle persone con esigenze speciali di nutrizione, di corretta idratazione e di igiene, in particolare anziani, donne in gravidanza, neonati, bambini e malati.

Promuovere un uguale accesso al cibo, alla terra, al credito, alla formazione, alla energia e alle tecnologie, in particolare modo alle donne, ai piccoli produttori e ai gruppi sociali più svantaggiati.

Creare strumenti di sostegno in favore delle fasce più deboli della popolazione, anche attraverso il coordinamento tra gli attori che operano nel settore del recupero e della distribuzione gratuita delle eccedenze alimentari.

Includere il problema degli sprechi e delle perdita alimentari e idriche all' interno dell' agenda internazionale e nazionale, attraverso investimenti pubblici e privati a favore di sistemi produttivi più efficaci .

Valorizzare la biodiversità a livello sia locale che globale, grazie anche ad indicatori che ne definiscano non solo il valore biologico, ma anche il valore economico.

Considerare il rapporto tra energia, acqua,  aria e cibo in modo complessivo e dinamico, ponendo l' accento sulla loro fondamentale relazione, in modo da poter gestire queste risorse all' interno di una prospettiva strategica e di lungo periodo in grado di contrastare il cambiamento climatici.

 

 

PER IL RISPETTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI NELLA COMUNICAZIONE

1. Le bambine e i bambini non sono oggetti, ma soggetti attivi, con la loro dignità, i loro gusti, speranze, sensibilità, ide e valori di cui si arricchiscono e che con loro si rafforzano. Hanno diritti inalienabili e doveri. La rappresentazione delle bambine e dei bambini dovrebbe sempre tenere conto di questa grande ricchezza coinvolgendoli in modo attivo e coerente con gli obiettivi di comunicazione ed evitando l' uso meramente ostensivo, sensazionalistico e artificioso della loro immagine.

2.  I bambini e le bambine sono tali indipendentemente dal colore della loro pelle, dalla provenienza etnica e dalla loro condizione sociale. La comunicazione deve saper raccontare tutte le diversità etniche, religiose,  sociali e geografiche evitando stereotipi e messaggi discriminatori.

3.  La comunicazione deve tenere conto delle differenti età dei bambini e delle bambine coinvolti rispettandone  la naturale evoluzione. Non bisogna rappresentarli in comportamenti, atteggiamenti e pose inadeguati alla loro età e comunque non corrispondenti al loro sviluppo psichico, fisico ed emotivo. Ogni precoce erotizzazione delle bambine e dei bambini va bandita dalla comunicazione.

4. La comunicazione dovrebbe rappresentare le bambine e i bambini in maniera veritiera, rifuggendo da ogni idealizzazione, buonismo e pietismo e bandendo, nel contempo, ogni promozione o incitamento di comportamenti devianti o violenti. La comunicazione dovrebbe rispettare la fantasia, la creatività e la curiosità dei bambini e delle bambine, così come quel delicato mondo di relazioni e interazioni in cui vivono ogni giorno.

5.  I bambini e le bambine non devono essere rappresentati attraverso la rappresentazione adultizzata di stati d' animo negativi quali noia, depressione, rabbia, paura o insoddisfazione che mirano solo a una strumentalizzazione a fini commerciali. Quando questi sentimenti negativi vengono rappresentati, lo devono essere secondo una modalità coerente, autenticamente corrispondente al significato che essi hanno per i bambini.

6.  I bambini sono bambini. Sono femmine e sono maschi, con lo stesso diritto a essere rispettati come persone a tutto tondo. La comunicazione non deve rappresentare il genere in categorie fisse, esaltando attributi di virilità e forza, da u n lato, di dolcezza e remissività dall' altro. La comunicazione non deve rappresentare continuamente i bambini e le bambine in attività convenzionalmente destinati a uomini o donne, rafforzando le discriminazioni di genere.

7.  Le bambine e i bambini hanno bisogno di punti di riferimento forti, che trovano soprattutto nei loro familiari e nelle figure affettive a loro più vicine, ovvero in chiunque si prenda cura del loro benessere psico-fisico. La comunicazione non dovrebbe sminuire nessuna di queste figure, togliendo ai bambini, specie i più piccoli, la fiducia nelle persone che sono fondamentali per il loro sviluppo psicologico, fisico e per la loro educazione.

8.  La fragilità dei bambini e delle bambine e il loro bisogno di protezione non devono essere strumentalizzati per indurre negli adulti senso di colpa, inadeguatezza e allarmismo.

9.  La rappresentazione dei bambini e delle bambine affetti da patologie non deve ricorrere a immagini, descrizioni o discorsi che possano ledere la loro dignità.

10.  Il benessere delle bambine e dei bambini è prezioso e la loro alimentazione è fondamentale perchè possano crescere in modo sano ed equilibrato. La comunicazione dovrebbe promuovere un corretto stile di vita fisico ed alimentare, cercando di rafforzare comportamenti che salvaguardino il benessere presente e futuro dei bambini.

 

 

 Poichè crediamo che  un mondo senza fame sia possibile e sia un fatto di dignità umana, nell' Anno europeo per lo sviluppo e in occasione di Expo Milano 2015, noi ci impegniamo ad adottare i principii e le pratiche esposte in questa Carta di Milano, coerenti con la strategia che gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno elaborato per sradicare il problema della fame entro il 2030. Sottoscrivendo questa Carta di Milano noi dichiariamo di portare la nostra adesione concreta e fattiva agli Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.

Fondazione Feltrinelli.

 

 Il benessere delle bambine e dei bambini è prezioso e la loro alimentazione è fondamentale perché possano crescere in modo sano ed equilibrato. La comunicazione dovrebbe promuovere un corretto stile di vita fisico e alimentare, cercando di rafforzare comportamenti che salvaguardino il benessere presente e futuro dei bambini.

 

Firma la Carta di Milano




 

 

 

Sottoscrivo la Carta di Milano per il rispetto delle bambine e dei bambini nella comunicazione

1,864 signatures

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