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Impariamo il monte 3.
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Un ecosistema naturale non comprende soltanto territorio, vegetazione e animali; presuppone in pi�, quando essa c'�, la presenza di una popolazione umana. E non soltanto quella degli uomini primitivi. La particolare conformazione di alcune zone montane, pi� chiuse o di difficile transito, hanno favorito, soprattutto nei secoli e millenni passati, la stabilizzazione di alcune popolazioni isolate, distribuite fra i monti in societ� relativamente poco numerose, allo stesso modo di quanto, nell'ambiente marino, si siano formate particolari popolazioni nelle piccole isole degli oceani. Un esempio ne sono, nel territorio alpino, le popolazioni ladine e valser. Molto di pi� il fenomeno si � sviluppato in Asia, in particolare nella zona del Caucaso, ove i vari gruppi etnici hanno generato nazioni ben definite (ad esempio la Georgia, l'Azerbagian, l'Armenia), mentre dove i clan etnici non hanno potuto creare uno Stato separato, oppure mescolarsi a formare una popolazione globale in uno Stato pi� vasto (come ad esempio nel territorio dei ceceni o nell'Afganistan), l� i problemi sono rimasti pi� seri, nonostante la matrice culturale islamica comune a quei popoli.
www.geocities.com/Athens/Cyprus/9177/valser.htm www.paginegialle.it/pg/cgi/pgms.cgi?ct=3&cc=191993244
Si ricerchino, per quanto � possibile in rete, i musei etnografici in: http://www.museionline.it//ita/cerca/default.htm
Tuttavia il problema etnologico delle montagne non riguarda soltanto insediamenti di valore storico, ma anche le occupazioni estemporanee finalizzate a valorizzare il territorio, sia a scopo commerciale e turistico, sia a fine pi� strettamente ecologico e ambientale. Citiamo sommariamente alcuni siti internazionali interessati al problema:
www.fao.org/docrep/w9300f/w9300f03.htm
In breve, la presenza dell'uomo nelle montagne aggiunge qualcosa all'ecosistema precedente, ma non si pu� dire che lo snaturi, essendo l'uomo stesso un derivato storico del mondo naturale. Soltanto che, essendo esso una forma intelligente, in relazione ai risultati che pu� produrre, ha pi� responsabilit� del castoro, dell'ape o della formica.
Esempi di valorizzazione umana del territorio montano: Hotel Panda a Cortina d'Ampezzo; allevamento di pecore nei Pirenei baschi e agricoltura familiare in Asia.
www.sunrise.it/cortina/home.html www.infobasque.com/nature/monacc.f.htm
La maggior parte delle sorgenti dei fiumi del mondo nasce da luoghi elevati, quindi dalle montagne.
I corsi d'acqua, ingigantendosi e scavando, creano, anche nelle zone pi� impervie, naturali sentieri di comunicazione che, ad esempio in Europa hanno consentito, gi� sin dai tempi dell'Impero Romano, il transito nei due sensi, attraverso le Alpi e i Pirenei.
Naturalmente, non tutte le valli sono prodotte dalle erosioni dei fiumi (valli a V) tuttavia, questo concetto pu� fornire un'idea immediata della loro importanza come percorsi favorevoli alla comunicazione delle persone da un luogo a un altro.
Esisteva, nel tempo dell'antico impero romano, un "Itinerarium" universale, ovvero una importante carta stradale chiamata oggi "Tabula peutingeriana" (dal nome di Konrad Peutinger, (1465 - 1547) uno studioso tedesco che la raccolse e la conserv�), nella quale erano indicate le grandi strade, con le distanze da stazione a stazione, in miglia per le regioni dell'impero, in leghe per la Gallia, in parasanghe per la Persia. Si trattava di una striscia di pergamena lunga 6 metri e 80, di mezzo metro in altezza. Questa tavola fu trovata dall'umanista Celtes (1459 - 1508) entro il monastero benedettino di Tegersee e donata a Peutinger. Ne furono fatte molte riproduzioni, fra le quali una italiana di P. Christianopulos, in Jesi, nel 1809.
www.geocities.com/Athens/Olympus/5406 www.conmet.it/frsanti/irlandesi.htm www.fondoambiente.it/scheda_viaggio.asp?ID=9
Visto il luogo in cui la carta fu ritrovata, e il tempo in cui fu composta, si pu� pensare che essa dovesse essere stata adoperata dai monaci irlandesi che gi� verso la met� del primo millennio d.C. , stante in Europa lo stanziamento dei barbari, abbandonarono la loro isola per dedicarsi alla evangelizzazione del Continente ed anche a quella delle lontane terre dell'Asia minore. Per questo motivo l'Irlanda fu definita "Isola dei Santi". Si possono ricordare: San Patrizio, San Colombano, San Frediano, Sant'Orso, San Donato, San Chiliano, San Gallo, Sant'Emiliano, San Cataldo, ed altri, tutti evangelizzatori e fondatori di monasteri (Bobbio, Farfa, San Gallo...) patroni di numerose citt� italiane ed europee.
Sceglievano, i pellegrini provenienti dal Nord, a seconda della ubicazione dei loro luoghi d'origine, la via del Rodano, o la via di San Giacomo (dalla Francia) o la strada del San Gottardo, o il passo dello Stelvio, oppure ancora, per chi proveniva dall'Austria, il passo del Brennero e le Alpi Carniche.
I grandi monasteri fondati dai padri irlandesi divennero, grazie ai monaci amanuensi, i luoghi ove la cultura laica, copiata dai testi latini, greci ed ebraici, e poi ripresa dagli umanisti, divenne la base portante della nostra civilt� occidentale, della quale si deve oggi riconoscere l'unicit�, rispettosa della comune matrice cristiana, intesa al di l� delle separazioni attuali. Tale fu il modo in cui, storicamente, il valore unitario della civilt� europea fu definito da Erasmo da Rotterdam, da Leibniz, da Kant, i quali ebbero in comune la volont� di unificazione delle religioni in genere, e il desiderio conseguente della pace mondiale. Naturalmente, guardando avanti.
Ed ora, senza fretta, ritornate daccapo e rifatevi anche i luoghi citati, cercando, se possibile, di approfondire e di imparare un po' di francese e di inglese a braccio.
Ringraziamo la Casa Editrice Fabbri ed in particolare, per la loro pazienza, tutti i siti Internet citati.
NOTA: A volte i siti Internet, come accade per le edizioni librarie, si esauriscono e possono scomparire. Pu� anche accadere che le URL, ovvero i titoli dei siti, possano essere modificati, sia pure di una sola lettera, e in questo caso non si avr� pi� alcuna risposta al clic. Quando ci� accade, una parte di colpa � sempre del webmaster. Tuttavia voi, imparate a sentirvi "padroni" del web, e cercate di bypassare il webmaster consultando da voi stessi gli argomenti che pi� vi interessano. Scoprirete che i siti culturali internet sono di pi�, e molto pi� belli e interessanti di quanto normalmente si pensi. Imparate a cercare, senza timore, anche nei siti stranieri.
F I N E
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