Impariamo il monte

2.

 
 
 

 

La prima cosa che il monte pu� dare di s�, � il suo aspetto.

 

 
 

Alpi francesi. Sito:  www.medialp.fr/

 
 

 

 

Dolomiti. Cime di Lavaredo fronteggianti il Paterno.  Sito:

http://web.tiscali.it/abcdolomiti/pagconframe.htm

 

 

 
 

Alaska. Catena costiera delle Aleutine, con il massiccio del McKinley (6194m) la massima elevazione del Nord America, e con lavetta del monte Blackburn.

 

 

 

Scalatori all'attacco della cima del Blackburn.

www.steliasguides.com/

 
 

 

La visione delle montagne, ed anche il viverci in mezzo, ispira spesso ai pi� elevati pensieri spirituali, all'arte figurativa e poetica, al desiderio della scoperta, alla conoscenza scientifica, alla emulazione sportiva. 

Reca inoltre buona salute e il desiderio spontaneo di avvicinarci ai valori positivi della vita, che sono quelli che ci costruiscono e faranno di noi persone utili alla societ� nella quale vivremo. 

 

 

Sempreverde di montagna. Conifere.

 

 

Il terreno della montagna reca alimento al mondo vegetale il quale, causa soprattutto l'altitudine e la posizione geografica in latitudine, qui si sviluppa, come abbiamo gi� visto, assai spesso nella sola famiglia delle Conifere (o aghifoglie, o sempreverdi), costituita di pochi generi, ma poi di moltissime specie abbastanza diverse fra loro.

Ogni specie ha il suo bravo nome e cognome in latino, il quale serve quale carta d'identit�, comprensibile da tutti gli scienziati del mondo.

L'albero di Natale, ad esempio, � un abete, che pu� essere quello bianco (Abies alba), o quello rosso (Abies excelsa), o altro ancora. Quando scrivo in questo modo a un botanico giapponese che ignora completamente l'italiano, lui pu� sapere a cosa mi riferisco. Per questo motivo (ma anche per la storia e l'archeologia, la letteratura),  molti sostengono l'utilit� del latino, o comunque la validit� dell'insegnamento delle cosiddette "lingue morte".

Naturalmente,  esistono molte specie di conifere anche non montane, come ad esempio il Cedro, che anch'esso � un abete, oppure le pinete mediterranee, che troviamo quando ci rechiamo alla spiaggia. 

 

 

 
 

 
 

 

 
 

Cipresso con pigne (a sinistra). Al centro: Verbascum thapsus Linn. detto Tassobarbasso. A destra:  particolare del fogliame e semi maturi di Tasso.

Il Tasso (Taxus baccata), albero delle Conifere, � una delle piante pi� longeve, e si dice possa vivere oltre 2000 anni. Particolari della pianta matura e del suo habitat, nel sito: www.popso.it/libro_funghi/alberi/pdf_alberi/A07.pdf 

Il Tasso � pianta velenosa che, se messa in bocca o bevuta in infuso, pu� provocare la morte. Pu� essere talvolta utile, si dice, a uso esterno.

Tuttavia, e questo vale per tutte le piante, anche le pi� innocue, non improvvisatevi mai erboristi, n� farmacisti.

Le foto citate nei siti:  http://www.popso.it/not/cercanot.html     (scegliere Flora - Vegetazione).            http://www.bioparco.it/

 

 

 
 

 
 

 

 
 

Pino silvestre, Pino cembro e Pino loricato del Pollino.

 

 
 

 
 

 

 

 

 

  Arte della natura:   Il pino loricato del Parco del Pollino.

 

 
 

 
 

 

 

 

 

Ginepro e coccole di ginepro tra foglie aghiformi.

http://digilander.iol.it/LEGRAZIE/vegetazione/ginepro,htm

www.parcopollino.it/

 

 

 

 
 

 
 

 
 

 

Il larice � l'unica pianta tra le conifere che perde le foglie durante la stagione invernale.

 

In alto: da sinistra: Abete rosso, Abete bianco, pigne di abete rosso.

Migliori informazioni nei siti:

www.aviama.org/abete_rosso.htm

 

 
 

 
 

http://arci01.bo.arci.it/g2g/flora/ambiente/forebosc/foretemp/conifere/abete.htm

 
 

 

La montagna produce anche fiori, belli, originalissimi e numerosi.                

La dipendenza del vegetale dalla natura ambientale del territorio (qualit� del terreno, dell'acqua, intensit� di soleggiamento, temperatura dell'aria, ecc.), sono esemplificate nella seguente figura:

 

 
 

 
 

Il Tarassaco, o Dente di Leone (Taraxacum officinale) infiorescenza del radicchio selvatico, mostra, come si vede in figura, notevoli differenze, soprattutto nella sua parte interrata, dipendenti dell'ambiente nel quale � nato e sta crescendo.  Si noti soprattutto la sua radice, almeno quattro volte pi� lunga nelle sue specie montane.

Ci� istruisce sulla capacit� ambientale di intervenire nella modificazione delle forme in genere.

 
 

 

Ed eccovi alcuni esempi di fiori montani, la conoscenza dei quali potr� essere migliorata attraverso la lettura dei siti aggiuntivi che qui saranno citati. 

 
 

Primule di montagna

 
 

http://utenti.lycos.it/orobie2/

http://web.tiscali.it/naturalpi

 

Non dimenticate comunque di ricercare anche per conto vostro, e di far sempre, della cultura, un vostro bagaglio originale e personale.

 

 
 

 
 

 
 

 
 

Fiori dei Rocky Mountains:  Button poms, Carnation (garofano) e Giglio.

 
 

 

 
 

 
 

 
 

 
 

 
 

 
 

Alpi francesi:  Giglio arancione, Giglio di San Bruno, Fiore di San Benedetto, Campanula.

 
 

 

 
 

 
 

 
 

 
 

 
 

Alpi francesi e italiane:  Genzianella, Giglio martagone, Anemoni, Stelle alpine (edelweiss).  www.gentiane.net

 

 

L'ambiente vegetale nutre, sebbene non totalmente, l'ambiente animale, del quale diamo qui qualche illustrazione:

 

Valle d'Aosta:                

 
 

Aquila in volo

 

 

 
 

 
 

 

 
 

 
 

 
 

 
 

 
 

 

 

Marmotte, Ermellino, Volpe, Stambecco, piccolo Camoscio.  Parco Nazionale del Gran Paradiso, foto di Carmine Troise.

http://www.radiovalledaosta.it/index.htm

 

Appennino d'Abruzzo e Calabria:

 
 

Orso marsicano

 
 

 
 

 
 

 
 
 

 
 

 
 

 

 

Cervo, Aquila, Lupo di Calabria, Capriolo, Lontra, Camoscio d'Abruzzo.

www.ermes.it/ospiti/itis/pages/parco/orso.htm

www.ermes.it/ospiti/itis/pages/parco/ucc.htm

www.calabrianatura.it/Fauna/FaunaScheda.asp-Id_Fauna=SA00220.htm

Inoltre:  www.parks.it/parco.etna/par.html

Rinnoviamo tuttavia il consiglio di ricercare da soli, anche al di l� della lingua italiana.

 

 

 
 

 

Leopardo delle nevi (Himalaya) e gorilla di montagna (Congo).   

www.artfortheanimals.org/a_gorilla.shtml

www.geocities.com/TheTropics/Paradise/3687/congo.html

 

FINE  DELLA  SECONDA  PARTE

(Terza parte)

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