A g o r �
ANTONINO ZICHICHI | ||
In fondo, niente di nuovo
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Da dove sia arrivata la vita sulla Terra � un tema che non pu� non appassionare il grande pubblico. Che sia o no nata in qualche zona del cosmo e poi arrivata a noi tramite qualche pezzo di cometa o qualche altro corpo celeste � ancora pi� affascinante, ma la cosa pi� incredibile � che una rosa, un elefante, un microbo, un albero, un'alga marina e anche noi stessi, uomini e donne, siamo fatti di atomi pressoch� in proporzioni identiche. Eccole: 62 % di Idrogeno, 27 % di Ossigeno, 8 % di Carbonio e 2 % di Azoto, e siamo gi� al 99 % del totale. Il restante 1 % � cos� costituito: l' 1 per mille di Fosforo, l' 1 per mille di Fosforo, l' 1 per mille di Zolfo, un po' di Calcio e tracce di qualche metallo. Un po' di Ferro affinch� il sangue delle specie animali sia rosso. Un po' di Magnesio affinch� la Clorofilla delle piante sia verde. Questi atomi sono organizzati in molecole. Un termine entrato nel linguaggio comune � il DNA: un simbolo che corrisponde a una numerosa variet� di sostanze. Non � quindi corretto usare il singolare per l'acido desossiribonucleico. Lo stesso vale per l'altro acido nucleico che si indica col simbolo RNA. Esistono infatti due tipi di acidi nucleici: uno l'acido desossiribonucleico, appunto il supernoto DNA, e due l'acido ribonucleico, il meno noto RNA. Queste sostanze si trovano nei nuclei delle cellule viventi, animali e vegetali. Le cellule viventi, oltre agli acidi nucleici, hanno in comune altre tre classi di sostanze: le proteine, i polisaccaridi e i lipidi. Questo non vuol dire che un pino e un'aquila siano la stessa cosa, e qui c'� da fare una piccola osservazione. Nulla di tutto ci� che � stato scoperto sul DNA e sul meno noto RNA sarebbe stato possibile senza gli strumenti della fisica galileiana, come ha giustamente detto Erwin Chargaff, uno dei padri della biologia molecolare. Molecole e meccanismi di formazione e di funzionamento, ivi compreso il codice di traduzione degli acidi nucleici (nastri di molecole) in proteine, sono gli stessi per tutte le forme di vita. Questa similitudine chimica profonda � alla base delle teorie che suggeriscono lo stesso ceppo comune come sorgente da cui sono partite tutte le forme di vita. In due parole: la vita � chimicamente costruita con meno di trenta molecole diverse. E' la grande variet� di combinazioni diverse di queste molecole che genera il fervore straordinario delle innumerevoli forme di vita. Sembra quindi dietro l'angolo la possibilit� di riuscire a passare dalla materia inerte alla materia vivente. E invece no. Nonostante gli innumerevoli tentativi, nessuno finora c'� riuscito, e non abbiamo la minima idea di come a questo traguardo si possa arrivare. Non dobbiamo infatti dimenticare che quelle trenta molecole sono fatte con appena tre tipi di particelle: protoni, neutroni ed elettroni. Insomma, l'immensa variet� del Cosmo e la straordinaria differenza che esiste nel mondo che ci circonda parte da una logica rigorosa fondata su tre forze a tre colonne. Siamo figli di questa logica. Nulla pu� sfuggire alle leggi fondamentali della natura. (Si confronti il capitolo dell'opera di Rocco Fedele citata in "Filosofia" - La teoria dei quanta e la struttura della materia - N.d.R.). Trovare all'interno di rocce e meteoriti vecchie miliardi di anni, batteri in grado di riacquistare mobilit� e riprodursi, non porta nulla di nuovo nel decifrare la logica del creato. Noi siamo figli di questa logica e tutto deve obbedire al rigore delle strutture che hanno in comune questa stessa logica. Una pietra, un albero, l'aria stessa che respiriamo, un leone, un'aquila e noi stessi siamo fatti a partire da questa logica. Pur tuttavia non possiamo certo concludere che un uomo � come una pietra. L'origine della vita rimane, per la scienza, ancora tutta da capire.
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Articolo pubblicato sul "Messaggero" (Ancona) il 10 maggio 2001.
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