Dal  9 – 13 Ottobre 2015: a Garda il 29.mo Raduno dei Muli del Tommaseo

 

ENNIO  DI  STEFANO  E’  IL  NUOVO  SEGRETARIO  GENERALE

 

 

 Fu nel 1986 che la Mularia profuga - quella che nell’immediato dopoguerra si era diplomata nel  Collegio per Profughi Giuliano-Dalmati “Niccolò Tommaseo” di Brindisi - fece il suo primo Raduno a Lazise sul Lago di Garda dopo quasi 40 anni di quella felice esperienza studentesca. In quella occasione si stabilì di costituire la “Libera Unione dei  Muli del Tommaseo” con lo scopo  di organizzare altri Raduni per rivivere i momenti esaltanti del Collegio, e di prestare solidarietà agli associati meno fortunati.

Da allora gli incontri sono avvenuti annualmente, concentrati su strutture in grado di ospitare tutti  i partecipanti in una stessa sede per la durata di tre o quattro giorni, e fu il Soggiorno Montano di Colle Isarco che venne prescelto per molte edizioni.

Purtroppo con il passare degli anni è diventato per molti Muli, rinserrati fra le quattro mura domestiche con limitate capacità di movimento, difficile viaggiare e di conseguenza - abbandonata a malincuore la magica sede insuperabile di Colle Isarco in quel di Bolzano - è ritornato in auge il Garda. Sono già tre anni che l’Hotel Sole di Garda ospita in maniera esclusiva e fuori stagione una settantina di partecipanti, che qui convengono per ricreare la meravigliosa atmosfera collegiale del Tommaseo. La famiglia lontana, la terra perduta, la fame, l’impegno a far tutti - grandi e piccoli - il proprio dovere, furono gli ingredienti che unirono i Muli al punto da sentirsi come fossero fratelli. I piccoli copiavano dai grandi il comportamento, e l’educazione appresa dai Padri era di guida per tutti. Ora nel Raduno si vive lo stesso clima brindisino solo che gli attori sono tutti cambiati: non c’è più la distinzione tra piccoli e grandi perché sono tutti ottantenni con i capelli bianchi, ma tutti con lo stesso entusiastico morbin di allora.

Tutta la giornata, gli uni stanno vicini agli altri nei ricordi anche di chi è sceso prematuramente dalla Nave del Tommaseo. C’è sempre tanto da parlare e dopo cena - grazie ai chitarristi Vieri Calci e Ireneo Giorgini - si intonano i canti che si cantavano in Collegio con un vasto repertorio dalmata, istriano, fiumano e delle isole di Cherso e Lussino, e con l’omaggio alle nostre città: “Solo dò lagrime” per ricordare Pola; “Quell’orologio che batte le ore” per ricordare Zara; “Oh Fiume tu sei la più bella”; “A Lussinpiccolo” e il  canto ufficiale del Tommaseo “Oh, Bella Dalmazia”. Inoltre, quest’anno - decimo anniversario della scomparsa di Sergio Endrigo - i Muli lo hanno ricordato con una pagina del Notiziario “La Zanzara” e con l’esecuzione delle sue splendide canzoni, piene di poesia e di amore per le nostre radici.

Un pomeriggio speciale è stato riservato alla proiezione di “Magazzino 18” di Simone Cristicchi su schermo gigante. E’ stato un evento molto partecipato con spettatori che furono protagonisti o testimoni dell’esodo, alla loro terza o quarta visione dell’opera, indifferenti ad asciugarsi le lagrime o a soffiarsi il naso “in pubblico”, ma uniti nella commozione. Molto complimentato da tutti Licio Felici, che ha avuto l’idea di realizzare questa inaspettata performance cui ha collaborato lo stesso Simone.

Un’altra mattinata è stata impiegata per la gita a Gardone Riviera in visita al Vittoriale degli Italiani

dove tutto parla del Comandante Gabriele D’Annunzio e dove la sua grande Impresa fiumana è ormai quasi ignorata. Infine Domenica 11 Ottobre, tutti i Muli e Mule raccolti nella preghiera per assistere alla Santa Messa, officiata dal Cappellano del Tommaseo Mons. Desiderio Staver giunto da Pola.

E ora la cronaca dell’Assemblea annuale che si è svolta in concomitanza col Raduno.

L’Ordine del Giorno prevedeva la Relazione del Segretario uscente Egone Ratzenberger per fine mandato biennale seguita dalle votazioni per l’elezione del nuovo e degli altri Membri del Consiglio Direttivo. Nello scorso anno era stato modificato lo Statuto per consentire alle vedove di prendere il posto dei loro mariti diventando Mule di diritto e quest’anno altri parenti di Muli, prematuramente scomparsi, sono intervenuti per esprimere anch’essi il loro desiderio di far parte della famiglia del Tommaseo. E’ il caso di Mario Diracca, fiumano, giunto da Pescara e interessato a rimpiazzare il fratello Ennio, e Cristina Scala, giunta da Portogruaro, per seguire le orme fiumane di suo padre Giulio. Sarà l’Assemblea del prossimo anno che deciderà al riguardo inclusa un’altra proposta di poter votare per delega.

In base alle votazioni per l’incarico di Segretario Generale è uscito eletto Ennio Di Stefano, Mulo del Nautico e originario di Neresine (Cherso). Aveva iniziato la sua carriera marittima sulle petroliere prima come ufficiale e poi al comando per caricare il petrolio nelle stazioni più impensate come Caripito nella foresta vergine dell’Orinoco in Venezuela, popolate da scimmie, serpenti e caimani.

Un giorno la nave lo portò a Zustine, una specie di laguna nel Golfo della Sirte, e il patron del posto lo ingaggiò come piloto per le navi che sostavano in attesa di caricare o scaricare nel porto di Bengasi. Fece poi preziosa esperienza con la famosa società di recuperi marittimi Micoperi distinguendosi nel riportare a galleggiamento una grossa petroliera a Palermo nel 1973 e concluse la sua brillante vita di mare nell’organizzare imbarchi speciali solidi e liquidi su bacini difficili da accedere a navi di grosso tonnellaggio come ad esempio l’Orinoco, il Rio de la Plata, l’Alaska, etc. Di Stefano ama definirsi “an honest seafarer” che tradotto vuol dire “un onesto lavoratore del mare”. Ne ha ben donde. 

Gli altri Membri del Consiglio Direttivo sono:

Tesoriere: Bruno Brenco (Pola)

Zanzariere: Ennio Milanese (Zara)

Consigliere: Nini Ottoli (Ossero)

Consigliere: Lugi Zuzzi (Fiume)

Collaboratore alla “logistica” dei Raduni: Licio Felici (Buie)

 

rudi   decleva                                  Sussisa, 14 Ottobre 2015